Il vestito di zara con la cerniera rotta da quando l’ho
comprato Il prima e l’oltre L’orgoglio di chi ti conosceva quando non eri famoso Passerotto di papà Stai studiando? Ti giuro, una cosa extrasensoriale Il numero più importante non memorizzato sul telefonino La bocca allappata I biscotti al sesamo a colazione col latte Lo shampoo bio che costa trentacinque euro L’argilla che mi ordino su internet per lavarmi i capelli L’ex fidanzata che tirano in ballo per scaricarti I miei ex che mi amavano tanto e si sono tutti sposati prima
di me L’odore del puljeo quel giorno a Rocca sotto le prime pale
eoliche I pantaloni militari
e i sediolini non reclinabili della Saxò blu col numero di targa AY998ZE Il bosco di castagni di Sturno e i cellulari che suonavano Qualcosa di troppo grande da cui fuggire La pizza con la rucola
e il parmigiano del Panzone che è sempre insipida La margherita senza il basilico e la regina margherita con
l’olio extra vergine L’odore buono delle scorregge di Sherlock I miei slip che non diventano mai bianchi nemmeno a sessanta
gradi Il bicchiere che sei andato a comprare perché avevi rotto il
mio Un’amicizia colorata come direbbero in certi paesi esteri Il “pronto” disinvolto che mi preparo prima di risponderti Una volta che non venissero da una situazione complicata Sei sempre quella che non è arrivata nel momento giusto Prima sono tutti liberi e senza legami Una lettera che è una perla La monta vaqera e due ore di lezione sui cavalli arabi prima
di darmi un bacio Chiedo un risarcimento. Uno che non abbia una foto in bianco e nero su facebook Scappa scappa, tanto ti prendo La tastiera di questo pc che devo cambiare da due anni Il male alla spalla che mi viene dopo un’ora al computer Le tesi di laurea dei triennalisti,cinquanta pagine senza le
note Ora sto leggendo Latouche Le paperelle di gomma gialla che stanno sul primo scaffale
davanti a Canetti opera omnia Il peso da cinque chili per tenere chiusa mezza finestra Il collare di agata che si è arrugginito e sfila male La maschera nuova che hai comprato e che non mi fa vedere
bene mentre vado sotto Tommaso che ha un momento di pausa con Ilaria I camion che portano i vitelli al mattatoio L’amore che non è mai venuto I tuoi cinquemila sms sul cellulare che non voglio
cancellare Le volte che mi hanno detto: mi piaci da morire Le persone che non puoi dimenticare perché su fb le puoi
solo bloccare Il clorexidin per Agatina che ha l’eritema da sole Se io vivessi a Roma sarebbe diverso Un lunedì mattina di settembre mi volevi portare alle
Tremiti in elicottero Il figlio che non hanno fatto con quella di prima e che
faranno con quella subito dopo di te Dopo il ’98, sposati, calvi e con la pancia La via lattea quando non c’è la luna sul terrazzo Le lettere d’amore che ho scritto a tutti quelli con cui
sono stata La foto di mia nonna col vestito bianco nella villa di
Ariano Gli otto
fratelli e sorelle di mia madre Saper deludere le aspettative Il tuo amico di Vieste, il panino freddo e la piazza
infuocata delle due La pallacanestro, i cavalli, la vela. Sono stato a Pamplona e non è così crudele quello che fanno
ai tori. Tu sei troppo per me Io non ti merito Restiamo amici Sarò sempre geloso di te Nessuno ti amerà come me I dolori prima dell'aborto Ci siamo iperfrequentati in questi giorni Dove sei brutta stronza sto malissimo! La telefonata di un’ora che hai fatto a Nicola mentre
andavamo insieme al mare Non mi piacciono le persone arriviste Per i primi tre mesi mi hai chiamata Elena Anche se indosso gioielli falsi nessuno ci crede perché mio
nonno era un orefice La tua faccia sollevata in ospedale quando hai saputo che il
bambino era morto I mocassini neri taglia quarantasette e il giorno dopo Siamo persone diverse che hanno vite diverse Solo tu non hai mai voluta La frana della montagna di Montoro che nessuno ha mai
risanato Gli alberi del viale che si stanno ammalando Il tasso con la coda bianca e nera che ho visto scappare nel
vallone Il melograno che non fiorisce sulla tomba di Mafaldina La puzza di sigaretta che mi ha dato fastidio fino a
trentasette anni Per me la stratigrafia è una stronzata Perché non fate un figlio? Quelli che vennero da Grotta a donare il sangue per mia
madre fino a Napoli Mio padre dopo l’incidente era diventato tutto viola La passione per le carte di
Bruno Contrada Zio Franco che sapeva la Divina Commedia tutta a memoria
perché aveva studiato dai gesuiti prima di impazzire Le fettuccine burro e sugo di mio nonno da Marino a santa
Lucia La mascella che scrocchia ogni volta che mangio un boccone Nel pumilene mi farei il bagno Tuo cognato che mangia sempre con la bocca aperta Il dolore un attimo prima della fine Quando ti ho lasciato ci hai provato subito con la mia
migliore amica Le fotocopie in tedesco della parte monografica all’esame di
storia greca I libri che mi hai regalato. Quelli che non ti
rispondo quando gli scrivi. La lontananza, la tua situazione
matrimoniale e il viver quotidiano. Ci sono almeno dieci uomini che
conosco e che mi evitano. Adesso viene il periodo peggiore
quello degli incarichi. La letteratura civile e i lettori
incivili. Certi giorni solo accendere il
computer mi toglie tutte le forze. Xanax, eutirox, eutimil,
noritren: la mia normalità dipende dall’assunzione di inibitori dell’
anormalità. Tutte le poesie e le lettere che
mi hai strappato. La faccia e il tono che avevi
quando vinsi un premio di poesia. Le bugie che ti ho detto mentre
ero all’università. In un anno sette esami e sei
trenta e lode. Quelli che ti avevo detto di aver preso nei due anni precedenti. Il libretto universitario
nascosto sotto le mutande nell’ultimo cassetto del comò. Quando ti ho sentita piangere in
bagno perché avevi saputo che avevo lasciato il ragazzo che non ti piaceva. Quando tornando sul pullman a
casa da scuola e c’erano due che dicevano che stavi per morire. Quando ti prese a calci e io
mi misi in mezzo e ne presi uno dritto sul mento. Due tonni che vanno a caccia
sotto il mare e tutti i pesci che spariscono di colpo. Prendere una medusa con le mani è
facile, basta acchiapparla da sopra, da dove non punge. Quelli con il retino per le
meduse in spiaggia. Napolitano e la scorta che
controlla il mare prima del suo bagno. I discorsi sul sé e le tirate sul
centro. La noia infinita dei soliti
ti ricordi?. Alzarsi fare colazione e
rimettersi a letto fino alla sera. La vergogna dei quattro euro a
buono pasto. I vicini di casa che litigano a
bassa voce. I fiori dell’aglio selvatico che
mi hai portato dalla montagna. Quando ho compiuto quarant’anni e
nessuno mi ha fatto un regalo. Le telefonate di Pio e i
suoi lamenti perché ha un lavoro, un buono stipendio e un a carriera. Le convocazioni del provveditorato
e la sfilata dei morti di fame. La scorta di Napolitano e la serata di bossanova al Tartana. I piedi blu sul terrazzo della
casa. Sette caffè a mattina per trenta
giorni. Il mal di testa quando arrivo al
reparto luci dell’Ikea di Lancusi. I viaggi che non ho fatto. Le lingue che non so parlare. Domani, domani, domani. Una vita
di posticipi. Gli addominali di Cavani. Il buono del precariato è che non
devi accompagnare i ragazzi in gita. Due settimane su una poesia di
Leopardi. Le grandi attese e le enormi
delusioni.
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